Annual Report

Was Report: un patrimonio esclusivo di conoscenze nel settore del waste management e del riciclo.

Il rapporto annuale intende fornire un quadro vasto e dettagliato del settore, superando gli attuali approcci settoriali, tecnici e statistici parziali.

In particolare, lo studio 2022, intitolato “La gestione dei rifiuti in Italia: attori, investimenti e scenari innovativi nel quadro del PNRR”, è articolato sulle seguenti aree:

1. Lo scenario competitivo
  • I maggiori player
    • L’andamento economico-finanziario
    • Gli investimenti
  • Gli operatori della selezione e valorizzazione
    • I principali operatori e i loro profili economici
    • L’evoluzione e il consolidamento del comparto

2. Il comparto dei rifiuti speciali

  • Le utility attive nei rifiuti speciali
  • Gli operatori dei rifiuti speciali
  •  I trend strategici prevalenti nel comparto dei rifiuti speciali

3. Le tendenze strategiche

  • Le operazioni straordinarie
  • Gli sviluppi nel 2022

4. La chiusura del ciclo, tra norme e tecnologie

  • I molteplici profili della chiusura del ciclo
  • Il quadro e l’evoluzione dell’Emission Trading SYstem
    • I settori di applicazione
    • Le fasi
  • I collegamenti con i crediti di CO2 internazionali
  • Gli sviluppi attuali e a tendere
  • L’ETS e il settore ambientale
    • Termovalorizzator
    • Discariche
    • Biomasse
  • Il possibile impatto dell’ETS al WtE dei rifiuti urbani
  • Le soluzioni di cattura delle emissioni (CCS)
    • Le tecnologie
    • I progetti in corso

5. Nuove filiere e circolarità

  • I mutamenti in atto
    • Le bioplastiche
    • I rifiuti tessili
    • I rifiuti prodotti dalla transizione energetica
  • Gli sviluppi futuri tra criticità e opportunitù

6. Le iniziative in ambito PNRR

  • I risultati dei bandi per gli impianti di trattamento rifiuti
  • I progetti mappati

Il WAS Annual Report 2021 in breve

L’edizione 2022 del WAS Annual Report, i cui principali risultati sono qui sintetizzati, , offre il quadro di un’industria italiana della gestione dei rifiuti sempre più dinamica e dal perimetro in continua evoluzione. L’analisi abbraccia molteplici profili: dal comparto dei rifiuti urbani a quello degli speciali, dalle prospettive di chiusura del ciclo all’introduzione del principio EPR in ulteriori settori con la nascita di nuovi compliance scheme, all’esame dei progetti presentati nel quadro del PNRR per l’economia circolare.

Lo scenario competitivo

Nel 2021 i maggiori 234 player della raccolta, trattamento e/o smaltimento e della selezione hanno generato un valore della produzione aggregato di 13,1 miliardi di euro, salito dell’11% sull’anno precedente, e un EBITDA di 2 miliardi (+17%). Gli investimenti delle 124 della raccolta, trattamento e/o smaltimento vedono un boom (+59,6%), arrivando a 912 milioni, grazie a consolidamento delle attività, costruzione di nuovi impianti e sostituzione del parco mezzi.  

Il comparto dei rifiuti speciali

Oltre un terzo delle aziende degli urbani è attivo anche sugli speciali e ha visto un aumento del 10,6% dei volumi. Al contempo, il VP delle Top 50 dei RS nel 2021 è 2,8 mld di euro. Il settore, sebbene frammentato, si conferma redditizio e dinamico. In linea con il trend positivo degli ultimi anni, l’EBITDA/VP medio è infatti del 16%. L’innovazione tecnologica e l’integrazione, verti-cale e orizzontale, dei player stanno celermente influenzando l’evoluzione del comparto.

Le tendenze strategiche

Le operazioni straordinarie salgono a 35 contro le 21 registrate nel 2020. Sono, nel 60% dei casi rilevati, acquisizioni volte a crescere al di fuori del core business o a consolidarsi lungo la filiera. Le iniziative hanno interessato per lo più il Centro Italia ma, per la prima volta, a pari merito, si trovano anche quelle nazionali. Spiccano le partnership per l’innovazione tecnologica.

Chiusura del ciclo, tra norme e tecnologie

Lo sviluppo dell’economia circolare richiede impiantistica per chiudere il ciclo, tra cui WtE e discariche. Mentre l’innovazione tecnologica porterà a nuove soluzioni per i residui e i materiali difficili, il recupero energetico si confronterà con l’evoluzione normativa: Tassonomia e introduzione del sistema ETS. Oltre mezzo miliardo di euro è l’aggravio di costi che rischia la termovalorizzazione in Italia. 

Nuove filiere e circolarità

I fattori che stanno trasformando le catene del recupero dei materiali sono molteplici: l’estensione del principio EPR in altre filiere, la nascita di nuovi sistemi di gestione e lo sviluppo di tecnologie di riciclo. Non mancano però le criticità, tra cui quelle nel comparto Forsu con l’introduzione di «impianti minimi» e quelle derivanti da alcune delle misure nella proposta di regolamento UE sugli imballaggi, che favoriscono il riutilizzo a discapito del riciclo. 

Le iniziative in ambito PNRR

Inizia a delinearsi il quadro dei progetti presentati per il PNRR: 1.080 iniziative, di cui 835 hanno ricevuto un punteggio dal Ministero. Le aree di intervento includono il revamping o la costruzione di impianti di selezione e/o trattamento, di centri di raccolta, la riconversione di TMB e persino la riqualificazione di una discarica. Prevalgono gli impianti Forsu, con possibili criticità sull’assetto del comparto.