Was Report: un patrimonio esclusivo di conoscenze nel settore del waste management e del riciclo.
Il rapporto annuale intende fornire un quadro vasto e dettagliato del settore, superando gli attuali approcci settoriali, tecnici e statistici parziali.
In particolare, lo studio 2021, intitolato “Rifiuti urbani e speciali, l’evoluzione del settore italiano del waste management”, è articolato sulle seguenti aree:
1. Lo scenario competitivo
- I maggiori player della raccolta, trattamento e/o smaltimento
- L’andamento economico-finanziario
- Gli investimenti
- Gli operatori della selezione e valorizzazione
- I principali operatori e i loro profili economici
- L’evoluzione e il consolidamento del comparto
2. Le tendenze strategiche
- Le operazioni straordinarie
- Gli sviluppi nel 2021
3. La concorrenza nel settore dei rifiuti in Europa e in Italia
- La Direzione Generale della concorrenza dell’Unione Europea
- L’Autorità per la concorrenza in Italia
- Le decisioni degli antitrust negli altri Paesi Europei
- I trend nella gestione della concorrenza del settore waste
4. Il comparto dei rifiuti speciali
- Le utility attive nei rifiuti speciali
- Gli operatori dei rifiuti speciali
- I trend strategici prevalenti nel comparto dei rifiuti speciali
5. La convergenza industriale
6. Il PNRR e le politiche nazionali per l’economia circolare
- Le iniziative del PNRR in materia di waste management
- Il confronto con i Piani di altre nazioni europee
- I limiti e le opportunità del Piano italiano
Il WAS Annual Report 2021 in breve
L’edizione 2021 del WAS Annual Report, i cui principali risultati sono qui sintetizzati, vede un settore in rapido cambiamento, con un’accelerazione di alcune tendenze già percepite negli scorsi anni. La crisi dovuta alla pandemia non ha fermato il processo di consolidamento dei maggiori gruppi ma, al contrario, stimolato investimenti, aggregazioni e alleanze. Le politiche europee e il PNRR spingono verso l’economia circolare, favorendo la ricerca e l’innovazione e attraendo nuovi player e investitori. Cresce la presenza delle multiutility nei rifiuti speciali, mentre sfumano i confini tra i diversi mercati.
Lo scenario competitivo
Un settore dinamico e resiliente alla crisi causata dalla pandemia: 12,1 miliardi di valore della produzione per le prime 240 imprese della raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti urbani in Italia nel 2020. È questo il quadro che emerge dall’analisi dei maggiori player del waste management, che segnano una crescita dell’1,9% con investimenti in aumento dell’8,2%. Sale del 5% il valore della produzione del segmento della selezione dei materiali, sempre più interessato da processi di integrazione verticale e orizzontale.
Le tendenze strategiche
Tornano a crescere le operazioni straordinarie (21) nel 2020 dopo un triennio in calo. Le grandi multiutility sono protagoniste delle acquisizioni, volte soprattutto a integrarsi nel riciclo dei materiali. Prevalgono le strategie di espansione in nuove attività (43%), seguite dalle aggregazioni mirate a crescere nel core business (28,6%). Sviluppo nel settore dei rifiuti speciali e ricerca di nuove tecnologie sono i driver di varie iniziative.
La concorrenza in Europa e in Italia
La crescita di operazioni di consolidamento e l’evoluzione di alcuni compliance schemes, in Italia e in Europa, si confrontano sempre più con la vigilanza degli organi antitrust. Se la frammen-tazione del settore in quasi tutte le nazioni UE induce le Autorità a permettere le acquisizioni, rigore è invece riservato agli abusi di posizione dominante, con l’attenzione in Italia ai consorzi.
Il comparto dei rifiuti speciali
È un mercato in espansione (+11% i volumi tra 2017 e 2019), con i primi 50 operatori che assommano quasi 2,8 miliardi di euro di valore della produzione. Molto eterogeneo per clienti serviti e attività svolte, conta un tessuto di PMI specializzate in un quadro di crescente integrazione tra segmenti. Aumenta la presenza delle utility attive nei rifiuti urbani, attratte dalla redditività e dalle possibili sinergie.
La convergenza industriale
L’evoluzione delle strategie rende meno netti i confini tra i business, avvicinando le varie fasi della filiera, rifiuti urbani e speciali, player e settori diversi. Emergono, in ordine di tempo e di innovatività, quattro tendenze: integrazione a valle, convergenza tra business differenti, tra settori industriali diversi, sviluppo di tecnologie innovative, anche attraverso alleanze con player esterni al settore dei rifiuti.
Il PNRR e le politiche nazionali
I mutamenti in atto nel settore in Italia vedranno un’accelerazione grazie alle iniziative sostenute dal PNRR. Significative differenze esistono rispetto ai piani di altre nazioni UE, date le peculiarità industriali e territoriali italiane. Le potenzialità per il nostro waste management sono significative ma la scelta dei progetti e la capacità di attuarli sono cruciali per evitare distorsioni di mercato e sprechi di risorse.