Le performance delle maggiori utility italiane

Il sistema delle public utility costituisce un elemento chiave per lo sviluppo socio-economico del Paese, il benessere dei cittadini e la qualità dell’ambiente.

Il survey Top Utility, arrivato alla dodicesima edizione, esamina le 100 maggiori imprese di servizi pubblici attive in Italia nei comparti dell’energia elettrica, del gas, del ciclo idrico integrato e della gestione dei rifiuti.

Le molteplici attività delle utility, analizzate in questo rapporto in modo olistico e integrato, contribuiscono in modo determinante alla creazione di valore condiviso per la collettività e il territorio, producendo ricchezza, occupazione e innovazione.

Le utility considerate hanno generato, nel 2022, un volume d’affari di 293 miliardi di euro, pari al 15% del PIL, con circa 180.000 addetti e investimenti per 11 miliardi di euro.

Lo studio esamina i diversi profili industriali, economico-finanziari, tecnologici, sociali e ambientali della gestione delle utility, attraverso 175 indicatori quantitativi e qualitativi, in linea con i più aggiornati standard e con l’evoluzione della regolazione di settore. Il modello di analisi e valutazione abbraccia, dunque, tutte le funzioni aziendali, articolate, in analogia alle precedenti edizioni, sulle seguenti aree:

  • i risultati economico-finanziari dell’ultimo triennio;
  • le performance operative, distinte secondo le specificità delle diverse aree di business;
  • la sostenibilità sociale ed ambientale, esaminando anche la safety, la formazione e le politiche di diversity;
  • la comunicazione e il marketing nelle varie aree;
  • l’attenzione ai consumatori, alle comunità e al territorio;
  • gli investimenti in tecnologia, patrimonio infrastrutturale,
    ricerca, digitalizzazione e cybersecurity.

L’indagine evidenzia la fase straordinaria che sta attraversando il settore. Da un lato, pare sempre più polarizzato tra grandi gruppi, anche internazionali, e piccole-medie utility locali, concentrate su uno o pochi business. Dall’altro, le imprese si devono confrontare con un sistema complesso, soggetto a una rapida evoluzione dei mercati, delle policy e della regolamentazione, nel quale l’innovazione e la capacità di investimento giocano un ruolo crescente e discriminante. Transizione ecologica, qualità dei servizi per i clienti, digitalizzazione, ipertrofia normativa e regola-toria richiedono molteplici competenze e cospicui investimenti per un miglioramento delle performance ogni giorno più sfidante.