IREX INDEX, RIPARTIRÀ CON LE NOVITÀ DEL D.L. ENERGIA?

Il comparto delle rinnovabili apre l’anno in calo

L’andamento dei principali listini di Borsa Italiana e l’Irex Index

Lo scenario economico mondiale nel primo mese dell’anno pare migliore delle attese, sebbene la crescita resti inferiore alla media storica e permangano le incertezze sui mercati finanziari ed energetici.

L’economia globale dovrebbe crescere del 3,1% quest’anno e del 3,2% nel 2025 (fonte: FMI). L’aspettativa per il 2024 è superiore alle precedenti previsioni, quando era stimata al 2,9%. Il miglioramento è dovuto soprattutto ad una revisione al rialzo per Stati Uniti e Cina che dovrebbero crescere rispettivamente del 2,1% (+0,6 punti base) e 4,6% (+0,4). In entrambi i Paesi, però, l’aumento è inferiore a quello del 2023, proseguendo nella tendenza discendente anche nel 2025.

Di contro, la crescita dell’Europa è stata rivista al ribasso, +0,9% rispetto al precedente +1,3%, a causa di dati meno ottimisti per Francia e Germania (fonte: Commissione Europea). L’Europa, tuttavia, dovrebbe ritornare in una nuova fase espansiva nel 2025, con un +1,7%.

La crescita mondiale risulta comunque ancora inferiore al tasso medio del primo ventennio di questo secolo, pari a 3,8%. L’inflazione sta scendendo progressivamente, soprattutto nelle economie avanzate, ma non sono chiari i tempi di allentamento della politica monetaria. L’incertezza rimane, inoltre, sui mercati delle materie prime soprattutto per i conflitti geopolitici ancora in corso.

Il PIL italiano nel 2024 è atteso crescere leggermente rispetto al 2023 (+0,7%), salendo poi a 1,2% l’anno successivo (fonte: Commissione Europea). La domanda interna dovrebbe essere sostenuta da un recupero del potere d’acquisto mentre gli investimenti sono previsti in ripresa, soprattutto a partire dal 2025 anche grazie ai fondi del PNRR.

Positive quasi tutte le principali borse europee, con Parigi che registra la miglior performance (+1,5%), seguita da Milano (+1,3%) e Francoforte (+0,9%). In negativo solo l’Ibex spagnolo, che chiude gennaio a -0,2%.

Debole, invece, il settore energetico italiano, con il FTSE Italia Energia che registra un calo del 3,9%. In recupero le quotazioni petrolifere dopo i forti ribassi di chiusura d’anno. Il Brent si attesta a $ 81,7 guadagnando il 6% e ancora meglio fa il WTI con +6,1% a $ 76. I mercati petroliferi, peraltro, vedono stime di crescita della domanda contrastanti tra Opec e IEA, rispettivamente 2,2 e 1,1 milioni di barili giornalieri.

Un leggero aumento sul finire del mese si è registrato sul mercato gas, dove il TTF è salito dello 0,5% a 29,68 €/MWh benché le quotazioni di gennaio siano state in media più basse di quelle di dicembre di oltre 6 €/MWh. Continua il calo anche del PUN che è sceso sotto i 100 €/MWh per la prima volta da giugno 2021. Il prezzo medio a gennaio è stato di 99,16 €/MWh, -14,1% rispetto a dicembre e 75,33 €/MWh più basso di gennaio 2023.

Inizio d’anno negativo anche per l’indice Irex, che misura l’andamento delle small mid cap pure renewable quotate in Borsa Italiana. Dopo il recupero negli ultimi mesi del 2023, l’indice ha, infatti, chiuso gennaio in calo del -2,2% a 97,84. La contrazione, tuttavia, è stata più contenuta di quella del Ftse Italia Energia, segno di una maggior tenuta del comparto rinnovabili rispetto al mercato energetico. Da segnalare il delisting dall’indice di Renergetica a partire dall’8 febbraio, a seguito dell’OPA totalitaria sulla società da parte di CVA.

I risultati migliori sono arrivati da Esi (+28,2%), Innovatec (+12,3%) e Ecosuntek (+10,3%) mentre i peggiori sono stati di EEMS (-31,3%), Seri Industrial (-12,3%) e Frendy Energy (-4,4%).

Dopo le ottime performance di novembre e dicembre a seguito dell’annuncio di nuovi progetti, Esi continua la sua ascesa anche nel nuovo anno. La società a fine gennaio ha annunciato di aver sottoscritto un accordo quadro per il revamping di 60 MW di impianti fotovoltaici, per un valore di circa 23 milioni di euro per il biennio 2024-2025 portando così il proprio portafoglio ordini a 58 milioni.

Innovatec recupera dopo le perdite di chiusura d’anno, con il mercato che ha valutato positivamente l’acquisto del 50,01% di Green LuxCo Capital, titolare della maggioranza di Ecosavona, operante nella gestione di rifiuti e nella produzione di energia elettrica da biogas.

In rimbalzo dopo dicembre anche Ecosuntek, che ha reso noto il consolidamento della società +Energia nel Gruppo, acquisita nel 2023 da Eco Trade, controllata da Ecosuntek al 63,40%.

Il mercato continua, invece, a penalizzare EEMS, che prosegue nel convertire le obbligazioni in azioni a favore di Negma. A fine gennaio sono state emesse quasi 167 milioni di azioni nel contesto della sesta tranche di pagamento del prestito che EEMS ha sottoscritto con Negma a ottobre 2022.

In calo anche Seri Industrial, le cui quotazioni potrebbero avere risentito dei rumors su un preaccordo con Leonardo per l’acquisizione di Industria Italiana Autobus, operazione che non sarebbe gradita a lavoratori e sindacati.

Il comparto delle rinnovabili, quindi, apre l’anno in calo. Il peso delle incertezze normative e delle difficoltà burocratiche che lo affliggono da tempo continua a farsi sentire, sebbene il 2024 potrebbe riservare qualche novità. Se il tanto atteso decreto FERX è da diverso tempo “in dirittura d’arrivo” sono, invece, partite le procedure per incentivare l’agrivoltaico innovativo, le cui regole operative sono attese per la fine del mese.La conversione in legge del nuovo D.L. “Energia” prevede, poi, diverse novità. Tra queste, la soppressione delle compensazioni in favore delle Regioni per gli impianti rinnovabili superiori a 20 kW, la revisione delle soglie per varie procedure autorizzative, la possibilità per gli impianti fotovoltaici in aree agricole di partecipare alle aste, il superamento del PUN in favore dei prezzi zonali a decorrere dal 2025, nonché l’individuazione dei poli logistici per lo sviluppo dell’eolico offshore. Tutte iniziative che, se effettivamente attuate, potrebbero avere un impatto positivo sui futuri investimenti nelle energie rinnovabili.

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