Il settore idrico cresce e investe: imprese più dinamiche grazie all’autorità

Nell’ultimo anno, le imprese italiane del settore idrico integrato mostrano risultati in crescita.

I dati 2016 delle 50 aziende delle maggiori 100 di Top Utility di Althesys evidenziano in particolare i progressi intervenuti nel quinquennio dall’avvio della regolazione nazionale da parte dell’Autorità.

Nel 2012, primo anno di operatività di AEEGSI (ora ARERA) nella regolazione del servizio idrico integrato, le maggiori 50 aziende (sia mono che multiutility) analizzate da Top Utility generavano ricavi nelle attività del SII per circa 5,14 miliardi di euro, servendo una popolazione complessiva di 37,9 milioni di abitanti, con investimenti pari a circa 1,17 miliardi di euro.

Nel 2016, dopo cinque anni di regolazione, le stesse 50 aziende hanno visto crescere i ricavi del +14,7%, assestandosi a quasi 5,9 miliardi di euro. Gli investimenti ammontano a quasi 1,4 miliardi (+17,4%) a fronte di un aumento di abitanti serviti del 7,7%.

L’avvento dell’Autorità, in particolare grazie alla regolazione tariffaria, oltre a consentire alle aziende di crescere e di aumentare gli investimenti ha avuto anche effetti positivi sui conti delle aziende.

Ancora più evidenti i progressi concentrando l’attenzione sulle utility attive solo nell’idrico.

Il rapporto EBITDA/Ricavi delle maggiori monoutility idriche del Paese è passato dal 24,08% al 31,81%, crescendo di quasi 7,8 punti percentuali tra il 2012 e il 2016. Parallelamente il rapporto di indebitamento delle stesse aziende si è quasi dimezzato, passando da 10,13 a 5,66.

Un ulteriore beneficio derivante dalla stabilità regolatoria e tariffaria garantita dall’Autorità è un maggior accesso al credito da parte delle aziende del settore idrico. Sono sempre più numerosi, infatti, i casi di imprese che ricorrono a strumenti finanziari quali l’emissione di bond, o il ricorso a prestiti da parte di investitori istituzionali nazionali o internazionali (BEI).

È auspicabile che un percorso simile possa essere intrapreso anche nel settore dei rifiuti, a seguito della recente attribuzione delle competenze di regolazione ad ARERA.